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ORGANI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO


Organismo di Vigilanza ex d.lgs 231/2001
Secondo la disciplina italiana della "Responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato "contenuta nel decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 (di seguito, "D.Lgs. n. 231 del 2001") gli enti associativi - tra cui le società di capitali - possono essere ritenuti responsabili, e di conseguenza sanzionati in via pecuniaria e/o interdittiva, in relazione a taluni reati commessi o tentati - in Italia o all'estero - nell'interesse o a vantaggio delle società. Le società possono in ogni caso adottare modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire i reati stessi.
In relazione a ciò, nell'adunanza del 07/07/2006 il Consiglio di Amministrazione di Ravenna Servizi Industriali ha approvato e adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231 del 2001 (di seguito, "Modello 231").

Il “Modello 231” è stato successivamente aggiornato fino alla attuale edizione 4 approvata nell'adunanza del 4/12/2014 dal Consiglio di Amministrazione di Ravenna Servizi Industriali.
Il “Modello 231” della società è stato redatto in conformità a quanto previsto dal “Modello 231” di eni spa e precisamente con quanto richiesto dal Capitolo 4 par. 4.5 "Estensione del Modello 231 alle società controllate".

In conformità con quanto previsto dal "D.Lgs. n. 231 del 2001" e da quanto indicato nella "Management System Guideline - Composizione degli Organismi di Vigilanza e svolgimento delle attività di competenza, a supporto delle società controllate da eni spa" msg-c-odv- eni spa-ita-r3 dell'15 gennaio 2015, recepita e adottata dalla Società, è stato, inoltre, istituito l'organo cui affidare il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del “Modello 231” (Organismo di Vigilanza).

L'Organismo di Vigilanza vigila sull'effettività e sull'adeguatezza del “Modello 231”, riferisce in merito alla sua attuazione, approva il programma annuale delle attività di vigilanza e comunica l'esito delle attività svolte nell'esercizio dei compiti assegnati. Al fine di garantire la massima efficacia d'azione sono previsti flussi informativi nei confronti dell'Organismo di Vigilanza e da questo verso il vertice societario: nei confronti del Presidente, dell'Amministratore Delegato, il quale informa il Consiglio di Amministrazione nell'ambito dell'informativa sull'esercizio delle deleghe conferite e del Collegio Sindacale. Sono previste attività di formazione e/o di comunicazione del modello differenziate a seconda dei destinatari, inclusi i terzi e il mercato.

Le sinergie tra Codice Etico, parte integrante e principio generale non derogabile del “Modello 231”, e Modello 231 sono sottolineate dall'assegnazione all'Organismo di Vigilanza di eni SpA delle funzioni di Garante del Codice Etico.

Il “Modello 231” è aggiornato in caso di novità legislative oppure in occasione di revisioni periodiche anche connesse a mutamenti organizzativi o nell'eventualità di significative violazioni del modello.